Dove il fiume Mincio confluisce in Po si incontra l'abitato
di Governolo, sorto e sviluppatosi a ridosso dell'antico corso del Mincio,
interrato negli anni Ottanta del Novecento.
Dove un tempo correva l'acqua oggi
sorge un'ampia area verde sistemata a parco.
L'idea di costruire la conca a
Governolo è attribuita all'Ingegnere Alberto Pitentino nel 1300 ma solo nel
1608, sotto la direzione dell'Ingegnere Gabriele Bertazzolo, furono avviati i
primi lavori di costruzione del nuovo "sostegno", in modo da evitare
l'abbassamento del livello dei laghi e al tempo stesso impedire che, in caso di
piena del Po, le sue torbide risalissero il Mincio.
I lavori terminarono solo
nel 1618. Dalla metà del XVIII secolo, quando il governo imperiale affrontò in
maniera sistematica il potenziamento del sistema difensivo della città di
Mantova particolare attenzione fu posta anche al riassetto del sistema
idraulico dell'intero ducato.
La Conca di Governolo presentava il grave inconveniente
di essere troppo lontana dalla città, quindi difficilmente raggiungibile e
difendibile in caso d'assedio.
All'inizio degli anni Cinquanta del secolo, la
volontà di risolvere la complessa e articolata questione portò all'approvazione
del progetto dell'Ingegnere Antonio Maria Azzalini che proponeva la costruzione
di una nuova opera più a valle nella zona tra la località di San Leone e la
confluenza del Mincio in Po ma il progetto non fu portato a termine.
Si
procedette con interventi di manutenzione ma anche di trasformazione. Nel 1954,
per circa un mese, la conca fu impropriamente utilizzata come scaricatore per
abbassare di un metro le acque dei laghi e nel 1983, in seguito ai problemi
statici manifestatisi nella struttura, fu deciso di interrare l'alveo del
Mincio che da sempre attraversava il borgo.
Le funzioni di questo antico
manufatto sono oggi svolte dal nuovo sostegno del Mincio e dalla conca di
navigazione inaugurata nel 1925.
Fonte: http://www.parcodelmincio.it/pun_dettaglio.php?id_pun=1519